Il Progetto GUD e la Nostra Storia

GUD non è solo un ristorante dove il cibo ristora, è un vero e proprio atelier gastronomico dove l’arte del cibo prende vita. Con il termine atelier si richiama l’immagine di una bottega, di un laboratorio, di un luogo dove artisti e artigiani creano e sperimentano. Da GUD, ogni piatto nasce dall’ispirazione e dall’innovazione, unendo tradizione e modernità.

Un Atelier Gastronomico

Nel nostro atelier, ci dedichiamo alla creazione di piatti unici che riflettono la nostra passione per la cucina e l’arte. L’ambiente intimo e raffinato di GUD permette agli ospiti di sperimentare l’alta qualità gastronomica, ma anche di godere di una piccola collezione di opere d’arte del pittore spagnolo José Ortega, allievo di Picasso, che trascorse gli ultimi vent’anni della sua vita nel piccolo borgo di Bosco che, come Scario, è frazione di San Giovanni a Piro.

La Filosofia di GUD

Ispirati dal maestro Gualtiero Marchesi, crediamo che la gastronomia sia una forma d’arte al pari di letteratura, musica e pittura. Il cibo non è solo nutrimento, ma anche cultura, economia, società, ambiente e benessere. Preparare e consumare un cibo porta con sé significati, simboli e valori, e noi di GUD vogliamo celebrare tutto questo attraverso ogni piatto, d’altronde l’atto del conoscere e del cibarsi sono sempre stati accostati. Assimilazione e conoscenza sono fortemente uniti tanto che il termine sapientia deriva dal verbo latino sapio che indica sia l’avere sapore sia l’essere  saggio, l’avere senno.

Le Nostre Radici 

Il nostro progetto nasce dalla volontà di tornare alle origini e onorare la ricchezza della nostra terra: il Cilento, patria di Parmenide e Zenone,  un luogo unico dove il tempo rallenta e la vita ha un sapore diverso. Qui è nato il pensiero filosofico occidentale e da sempre si ragiona sull’importanza del mangiar per stare bene mentalmente e fisicamente, infatti Parmenide filosofo della “Natura” era anche medico e il suo pensiero è alla base della Scuola medica salernitana, come riportato da P. Ebner ( La scuola di medicina di Velia ) :

 

“… A Velia si tratteneva chiunque si recava in Sicilia. Vi dimorò spesso Cicerone…

Bruto con la moglie Porzia…

Vi si recò anche Orazio…

Le incursioni barbariche … indussero gli ultimi medici velini a trasferirsi in più grandi, munite, libere città: e la più vicina e ormai la più nota era proprio Salerno. Su questa doveva riverberarsi l’antico prestigio del Collegio medico di Velia…  nella certezza che quei doni fossero indispensabili per il sereno esercizio dell’arte salutare…

…Anche di qui la fama della Schola Salerni, che vide gente accorrere da tutto il mondo: infermi nella speranza di guarire, allievi per apprendere la difficile arte di curare i mali degli uomini da quei sapienti Maestri. …

…. Salerno elevava a dignità di scienza la chirurgia e dava all’intera Europa la prima Farmacopea ufficiale…..”

 

Nel nostro territorio il pensiero filosofico, l’arte medica e la gastronomia si sono sempre intrecciati, come dimostrato anche da altre dettagliate fonti documentarie di natura archeologica, epigrafica e soprattutto letterarie  (tra gli altri Archestrato di Gela, Plinio il Vecchio,  Apicio, Vivarium di Cassiodoro), la cui lettura complessiva attesta in maniera inequivocabile come il modello alimentare mediterraneo si sia costruito lentamente proprio nel nostro bacino per dimostrare che alle origini della Dieta Mediterranea, modello nutrizionale semplice e frugale dagli accertati valori salutistici e fortemente caratterizzato anche eticamente,  ci sia proprio la cultura antica sviluppatasi durante l’epoca storica della Magna Grecia. In quel lontano passato hanno operato lunghe e travagliate processualità storiche che hanno fatto sì che alimenti di eterogenea provenienza geografica trovassero nel bacino del Mare Nostrum il loro spazio ideale di fusione e di sintesi, culturale e materiale.

Dieta Mediterranea: Un Patrimonio da Valorizzare

Si tratta della stessa terra che nel secondo dopoguerra ha fatto da sfondo alle ricerche del medico americano Ancel Keys che hanno condotto alla definizione della Dieta Mediterranea di riferimento, alla quale dal 2010 è stato attribuito l’ambìto riconoscimento di patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO.

E il cerchio si chiude con sorprendenti parallelismi tra le raccomandazioni medioevali dei medici della Scuola Medica Salernitana ( Contenute nel  Regimen Sanitatis Salernitanum Sec. XI) e l’orientamento della medicina moderna che, ancor di pìù dopo il Covid, va oltre gli approcci biomedici alla salute: il benessere è il risultato di una visione olistica poiché l’uomo non si ciba solo di alimenti, ma anche  di significati, mangiare vuol dire, innanzitutto, essere partecipi della propria cultura.

Un Viaggio di Sapori e Conoscenze

Questo è GUD, molto più di un ristorante. È un viaggio alla scoperta dei sapori autentici del Cilento, per celebrazione il cibo, elemento vitale dell’uomo sia per il suo corpo  sia per la sua anima, e la  cucina come espressione artistica e culturale. Vi invitiamo a unirvi a noi in questo viaggio, per riscoprire insieme il gusto e la memoria di una terra ricca di storia e tradizioni.

Testi di riferimento: Regimen Sanitatis Salernitanum Sec. XILa scuola di medicina di Velia

 

Gusto Unico Documentato

Il nostro nome, Gusto Unico Documentato, riflette il nostro impegno nella ricerca e nella valorizzazione degli elementi antichi che si rispecchiano nei nuovi. Attraverso una dettagliata documentazione storica e culturale, dimostriamo come la nostra cucina sia radicata nella tradizione della Magna Grecia e nella Dieta Mediterranea. Ogni piatto racconta una storia, unisce sapori e saperi, e celebra la nostra terra e la nostra cultura.